venerdì 22 novembre 2013

Promemoria

Allora andiamo con ordine. Ricordare di portare la copertura del carrozzino, in caso di pioggia. Non entrare prima delle 12. D'accordo con le dade, stiamo provando ad allungare i tempi di permanenza al nido. Recuperare il carrozzino dalla tettoia sotto la quale è parcheggiato e accostarlo alla porta d'uscita. Altrimenti, nel trasferimento interno-esterno, “la bambina” prende freddo e potrebbe ammalarsi. Indossare i calzari (quelli tipo ospedale) senza i quali non si è autorizzati ad entrare nella sezione dei piccoli. Chiedere alla dada di riferimento “come e' andata”, “se ha pianto" e “se ha mangiato tutto”, esattamente in quest'ordine. Prima dell’uscita, infilarle il cappotto, la sciarpa e il capello. Sostituire le calze antiscivolo (da lasciare al nido) con quelle da passeggio (da riportare a casa). Non dimenticare di prendere il ciuccio, dalla buchetta dove sono conservati gli oggetti personali de “la bambina”. Dopo diversi tentativi, di cui siete stati edotti in precedenti post, abbiamo cominciato una frequentazione quasi regolare del nido e Agnese sembra pian piano rassegnarsi all’idea. Se alla mamma è toccato seguirla nei momenti difficile dell’inserimento e starle accanto per rendere graduale il distacco, al papà spetta il compito di accompagnare l’accompagnatrice (in bus per sollevare la carrozzina “in salita e in discesa” e in auto in caso di pioggia) e andare a “ritirare” la cucciola a fine giornata scolastica. Un compito che mi viene affidato non senza qualche esitazione e patema. Opportunamente istruito, mi affido alla memoria e mi cimento in una delle tante prove a cui si deve il titolo onorifico di papà. Finalmente fuori. Ho ricordato tutto e nell’ordine giusto. Sono un papà davvero in gamba! Con questa convinzione, rientro verso casa e salgo baldanzoso le scale (più realisticamente con il carrozzino, prendo l’ascensore) e mi presento trionfante alla porta. M. mi guarda e, poi, dopo essersi accertata che “la bambina” è rientrata sana e salva e ben coperta, mi dice: “Bravo, non te li levare. Cammina con quelli. Ho appena lavato a terra”. Oh no! Ho dimenticato ai piedi i calzari della scuola…

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