mercoledì 13 novembre 2013

Le Celebrazioni del Quinquennio

Le appoggiò la mano sulla spalla e le disse: ti va di farlo insieme? Lei lo guardo e capì che non si sarebbe potuta sottrarre. Lui attraversava un periodo di grandi emozioni. Fino a quel momento, la sua vita sembrava seguire la trama di un film di fantasy. Usciva ed entrava da storie impossibili e senza apparente senso. Lei, ormai, scottata dalla recente disillusione per non essere più al centro dell’attenzione delle sue relazioni più intime, era alla ricerca di nuove certezze e di un punto di riferimento che l'appagasse. Un ineluttabile destino li legava. Seppur consapevoli del passo che stavano per compiere, i due non avevano valutato attentamente le conseguenze della loro decisione. E presto avrebbero dovuto dirlo anche a tutti i loro amici, senza più possibilità di ripensamenti. E’ cosi che Marta e il suo amichetto Mattia decisero di festeggiare insieme il loro compleanno che, per entrambi, cade nel mese di ottobre. Per le loro famiglie non fu semplice accettare la decisione. Non potendo disattendere le attese di un festeggiamento privato con nonni e parenti, oltre all’anniversario della data fissata dal parto fu necessario programmare un’ulteriore ricorrenza dedicata all’anniversario comune. Si dette, così, avvio ad un vero e proprio periodo di celebrazioni dedicate al “Quinquennio”. Come prima cosa, fu istituito un Comitato per i festeggiamenti, costituito dalle due mamme e i due papà, con la consulenza esterna delle zie. Nell’elenco delle iniziative, chiaramente, assunse un ruolo centrale l’evento di chiusura, la festa con tutti gli amichetti di scuola. Da quel momento in poi, cominciò una corsa contro il tempo: la selezione del luogo più idoneo ad ospitare l’evento in programma, gli inviti agli amici e l’attività di “recall” per accertarsi che non facessero mancare la loro vicinanza, la più opportuna modalità di animazione del pomeriggio e, infine, la scelta e la preparazione del menù da offrire agli ospiti. Dopo un breve (e frustrante) brainstorming interno al Comitato, si decise di assegnare a ciascuno componente un compito preciso. La recensione dei siti web specializzati nella ricerca di location e idee per l'organizzazione e l’animazione di feste per bambini fu fatta propria dalle mamme. Così come l’attività di comunicazione e relazioni esterne fu affidata per affinità e vocazione alle mogli. Dopo aver scartato l’ipotesi di tirare a sorte l’esito, il Comitato assegno ai papà le mansioni logistiche: facchinaggio, provvista viveri e servizio trasporto. A nulla valsero le rimostranze fatte dalla componente maschile del Comitato circa l’iniqua distribuzione delle incombenze. Nello statuto di insediamento dello stesso (in maniera del tutto controtendenza rispetto a quanto accade nelle principali Istituzioni del nostro Paese), era stato previsto il parere vincolante della quota rosa. A parte ciò, tutto andò per il verso giusto fino alla fine. Gli amici arrivarono e, con loro, i regali. Sala e rinfresco si rivelarono all'altezza delle aspettative. Musica e animazione non furono da meno e resero onore alla rilevanza di un tale evento. Il Comitato, sopravvissuto alle fatiche organizzative, era più coeso che mai è i suoi componenti galvanizzati dall'adrenalina dei giorni trascorsi nel vortice dei preparativi. Ma come in ogni finale che si rispetti, ecco il colpo di scena. Marta e Mattia ripresero il centro della scena e, al momento della torta, litigarono per chi aveva il diritto di soffiare per primo sulle candeline. Quando la musica fini e gli amici se ne andarono, fu rottura del sodalizio. Lui aveva già un'altra storia da inseguire e con lui la sua mamma. Lei, confusa, provo' a dimenticare l'ennesimo abbandono tra le braccia materne. Ai papà tocco, nonostante tutto, la pulizia della sala e gli ultimi servizi di facchinaggio. Finalmente a casa, concluse le celebrazioni del quinquennio, si insinuava, però, un inquietante pensiero: l'avvicinarsi del primo compleanno di Agnese. Un incubo!

Nessun commento:

Posta un commento