venerdì 15 giugno 2012

La lieta novella

Ma come fare a dirglielo? Come reagirà? Come comunicarle il nuovo arrivo? Come spiegarle cosa stava succedendo? Quanti tormenti e ansie al solo pensiero che la notizia - pensavamo noi - potesse traumatizzare per sempre nostra figlia. Avremmo voluto trovare l'occasione giusta, il luogo più adatto e la storia più dolce e fantasiosa per rendere il momento di semplice comprensione e nello stesso tempo indimenticabile. Abbiamo consultato libri, riviste e blog specializzati ma tutti si limitavano a consigli generici e ad incoraggiarci ad essere il più naturali e spontanei possibili. Insomma, niente che potesse dirci esattamente quali parole usare. Ancora una volta, siamo stati lasciati da soli ad affrontare uno dei momenti più difficili della nostra vita. Un giorno eravamo, tutti insieme, seduti a sfogliare un libro (era la centesima volta che mi aveva chiesto di leggerle "La bella addormentata nel bosco") nel nostro salone di casa. Sai Marta - mi feci coraggio - l'angioletto ha ascoltato le tue preghiere e ci ha detto che ha scelto uno dei tanti bimbi che vivono sulle nuvole, in cielo, e ha deciso di mandarlo a farti compagnia. Arriverà tra qualche mese ma tu nel frattempo potrai parlargli e coccolarlo quanto e quando vorrai perchè è nella pancia di mamma. Era a questo punto che mi aspettavo il peggio: ma papi (si lo ammetto, mi chiama papi ed io mi sciolgo), cosa ci fa nella pancia di mamma? come è arrivato lì dalle nuvole?. Niente di tutto ciò! Marta è scesa dal divano e, senza dire nulla, si è avvicinata alla libreria e ha preso uno dei libri che - non so quanto casualmente - avevamo spinto in fondo a tutti gli altri (ma forse non così tanto...): "Il libro pop-up del corpo umano". E con una sconcertante naturalezza ha cominciato a spiegarci cosa sarebbe successo da quel momento in poi...

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