martedì 24 luglio 2012

Il venditore di storie dall'Africa

Marta, basta guardare la TV, ti fa male. Spegni, altrimenti vai subito in punizione! Da quando si sono chiuse le scuole, la mattina ha un appuntamento fisso con i cartoni animati. Va bene, papi, questo è l'ultimo. Vuoi vederli con me? Va bene, l'ultimo, però! E, fingendo un'aria minacciosa, mi "accoccolo" accanto a lei. Guarda, papi, fa "Storie dall'Africa". Ed io: ti piacciono queste storie di animali, Marta? Come spesso accade, Marta lascia in sospeso la domanda e sovrappone alle nostre conversazioni i suoi pensieri. Ti ricordi, papi, il libro di quel signore con i bimbi lontani? Si è ricordata di quando, qualche settimana fa, abbiamo incontrato, accanto alla fontana del Nettuno, un venditore ambulante di libri che proponeva, in cambio di qualche spicciolo, le storie del suo lontano paese, dove protagonisti, spesso, sono gli animali e le loro avventure. Avevo fatto fatica a convincerla del perché sarebbe stata cosa buona, per una volta, prendere un libro da un signore per strada piuttosto che andare in biblioteca e, magari, dargli in cambio una ricompensa per il lavoro che stava svolgendo (sai, Marta, lavorare non significa solo "stare al computer" come il tuo papa). Invece, la "moral suasion" aveva funzionato. Papi me lo puoi leggere? Il libro acquistato per strada aveva assunto per Marta un significato ben preciso: consente a quel papà di far mangiare i suoi bambini, mandarli a scuola e, forse, comprargli qualche giocattolo. Quale storia vuoi che ti legga, Marta? Oggi, non c'è verso di farmi rispondere. Papà andiamo in Africa con la mia sorellina? 

Nessun commento:

Posta un commento