lunedì 23 luglio 2012

Mi fai vedere la foto?

Ma Papi come si fa una foto nella pancia della mamma? Ma è come me? Anche io quando ero piccola ho fatto la foto? Cosa ha detto? Lo sa che sono la sua sorellina? Ma quando arriva? Non sempre semplificare le cose aiuta e, quando ho deciso di spiegarle che avevamo scoperto il sesso femminile del nascituro attraverso una "fotografia", avrei dovuto essere più cauto e, forse, affidarmi ancora una volta al "nostro" caro custode alato, dicendo più o meno: "l'angioletto, ieri sera, in un orecchio, ci ha detto che....". Il timore era che mostrarle un'immagine ecografica potesse svilire il ruolo che in questi casi dovrebbe giocare la fantasia. Avrei voluto lasciarle immaginare la sua sorellina, facendo dell'attesa un vero e proprio gioco. Sarebbe stato divertente, alla fine dei nove mesi, scoprire le differenze. Ormai, la frittata era fatta e avrei dovuto farle vedere l'ultima ecografia fatta. Ero rassegnato, quando, la mamma, M., tirò fuori l'asso dalla manica: Marta, prendi la tua macchina fotografica (sigh!, una polaroid che avevo custodito gelosamente da anni diventò di colpo la macchina giocattolo di Marta) e facciamo insieme la foto alla tua sorellina. La tensione era alle stelle e mentre la macchina - tornando a vivere antichi splendori - stava per "sputare" la sua sentenza, Marta disse che avrebbe incorniciato la foto e l'avrebbe messa accanto al suo lettino. Magari, le avrebbe fatto compagnia nelle lunghe (rare) notti in cui dorme da sola nella sua stanzetta, lontano dal lettone di mamma e papà. 

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