venerdì 14 settembre 2012

Dì che ti piace!

Ancora alle prese con il nome. Sono contrapposte due fazioni: quella capeggiata (si fa per dire, essendo l'unico iscritto) da A. che si è interstardito nella ricerca di un nome dal "sapore antico", evocativo, non usuale ma soprattutto scelto da lui; quella di Marta (che può contare sulla simpatia e il sostegno di buona parte della famiglia per principio avversa ad A.) che - forse anche solo per dispetto - propone, nel migliore dei casi, i nomi dei personaggi delle sue favole preferite (tipo, "Alice nel paese delle meraviglie", tutto per esteso) o nomi che ricordano le protagoniste dei reality/talent show (ne cito alcuni sperando di non far torto a nessuna eventuale lettrice di questo post, Stella, Guendalina, Vanessa, ecc.).
Al centro, M. che svolge il ruolo di arbitro (ma sospetto con qualche parzialità) e che prova a "salvare capre e cavoli" con improponibili nomi composti che per decenza non sto quì a citare.
Ormai in preda a deliri notturni e ispirato da Facebook (una cosa è strettamente connessa all'altra), decido, quindi, di proporre un gioco: "Dì che ti piace".
Ad ogni componente della famiglia (nonni, zii, cugini di primo e secondo grado, nipoti dai dodici anni in su e affini) è stata presentata una lista ristretta di nomi ottenuta mediando le proposte di tutte e tre le parti in causa e sono state conteggiate le preferenze "I like" (tre per ogni votante). Considerando il fatto che ciascuno ha voluto aggiungere un nome all'elenco predefinito e che chiaramente si è riservato il diritto di votarlo, l'"operazione trasparenza" ha raggiunto un obiettivo inatteso e non preventivato: l'incertezza è aumentata e il clima di litigiosità si è diffuso tra tutti i parenti. C'è chi giura di aver visto i nonni fare scommesse clandestine e gli zii (entrambi testimoni di nozze) contendersi ferocemente il primato di fiduciario e consulente familiare.
Restando al tema ludico, come nel gioco dell'oca, siamo tornati alla casella di partenza, senza nemmeno la possibilità di incassare il premio.

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