lunedì 19 novembre 2012

L'odissea del nome

Dove eravamo rimasti? Ah si, ricordo. Ancora in estate, abbiamo provato con il totonome tra amici e parenti, con il risultato di complicare ancora di più la scelta a causa del moltiplicarsi di suggerimenti e proposte. In realtà, M. ed io avevamo, in cuor nostro, scelto già da tempo il nome della sorellina ma avevamo deciso di fare in modo che passasse come candidatura spontanea di Marta.
Le abbiamo provate tutte. Abbiamo inutilmente passato in rassegna la biblioteca comunale per ragazzi allo scopo di scovare quei racconti che avessero come protagonista una bimba con il nome auspicato. Abbiamo interrogato Marta sui nomi di tutte le sue amichette, delle sorelle delle sue amichette e delle amichette delle sue amichette nella vana speranza che qualcuna potesse avere il nome prescelto e condizionare la scelta di Marta. Abbiamo chiesto ai nostri amici di farsi complici di questo tentativo di circonvenzione di minore, suggerendo elenchi di nomi artatamente costruiti in modo da far preferire, senza ombra di dubbio, quello da noi desiderato. Quando abbiamo capito che tutto sarebbe stato inutile e che quel nome non sarebbe stato designato in totale autonomia, abbiamo forzato la mano e lo abbiamo sottoposto al gradimento della primogenita.
Come da copione, la prima reazione è stata di totale rifiuto. Quello che per noi sarebbe stato il "nome per eccellenza", per nostra figlia non era nemmeno da prendere in considerazione per la sua sorellina. Scontro totale. Ci siamo affidati alle presunte buone relazioni delle nostre ambasciate in terra nemica: i nonni. Ma si sa che, nell'imminenza di una dichiarazione di guerra, i diplomatici si muovono ambiguamente con manovre di posizionamento a seconda della possibilità di vittoria delle forze in campo. Mai fidarsi!. Esito: rifiuto di ogni compromesso e richiesta di autodeterminazione.
Fino a qualche settimana fa, è sembrata una missione impossibile e tante sono state le sconfitte. Ad ogni nuovo tentativo, Marta ha risposto con un fitto fuoco di sbarramento e ha respinto eroicamente gli assalti.
Ad un certo punto, l'epica classica ci è venuta in aiuto e Omero con la sua Odissea ci ha suggerito l'idea di un "Cavallo di Troia". Sai Marta che per accogliere la tua sorellina dobbiamo sistemare la tua stanzetta. Dovrai essere tu ad ospitarla e ad occuparti di lei? Ci puoi aiutare a trovare un posto per le sue cose?
Credo che, in quel momento, capendo che avrebbe continuato a svolgere il ruolo da attrice protagonista, abbia deposto le armi e che, accogliendo il nome da noi proposto, abbia finalmente deciso di accettare l'idea del nuovo arrivo. Sappiamo che si tratta di un armistizio temporaneo e che gli equilibri geo-politici sono sempre molto delicati ma ci godiamo il tempo di pace, in attesa della prossima battaglia.
Ah si dimenticavo, volete sapere il nome? Non vi resta che aspettare le ultime righe dell'ultimo capitolo di piripicchioepiripacchio.

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