lunedì 22 ottobre 2012

La scatola dei giochi sospesi

Passano i mesi e Marta, sempre più spesso, ritorna indietro nel suo breve passato per verificare se le è ancora garantito quello spazio e quel tempo che presto le sarà insediato dalla sorellina. Nell'armadio, sul ripiano più alto, c’e una grossa scatola di plastica rigida dove M., per tenere in ordine la cameretta, ripone parte dei giocattoli. La regola è che si devono metter via quei giochi che non vengono usati da un po'. E' facile immaginarla, sola nella sua stanzetta, salire sul letto, tirare fuori la scatola dei "giochi sospesi" e frugare tra bambolotti, peluche, stoviglie, colori e puzzle. Tirar fuori quei suoi amici non ancora dimenticati l'aiuta ad esorcizzare la paura di essere lei stessa messa da parte, in fondo al cuore dei suoi genitori. E' in questi momenti che avverti la responsabilità di doverla rassicurare, farle comprendere che qualunque cosa accada o chiunque possa arrivare, lei non dovrà mai temere di essere amata di meno. Potrà succedere che le si potrà chiedere di rimanere "in sospeso" per potersi occupare della sorellina più piccola ma non sarà mai dimenticata come per lei non lo sarà mai la sua prima bambola, quella a cui ha affidato le sue paure quando cominciò a dormire da sola.

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