martedì 2 ottobre 2012

Amore di papà!

Da prima che nascesse avevamo deciso che Marta dovesse sentirsi confermare costantemente l'amore dei suoi genitori. Forse ho esagerato e il risultato e' che ogni volta ottengo una reazione sempre meno calda ed emozionata. Pazienza, sono un tipo ostinato, io! Anche quel giorno andò così e stavamo (stancamente) ripetendo il "mantra". Marta, sai che Papa ti vuole bene. (Uffa...non lo disse ma lo pensò) Papi, quanto? Tanto. Ti voglio bene tanto quanto è grande il mare. Fu a quel punto che intervenne una domanda che stravolse il copione. Papi, ma quanto il mare o quanto l'oceano? Maledizione! Ma siamo sicuri che sia proprio un bene stimolare la curiosità dei bambini ed educarli alla lettura? Da quanto, in biblioteca, avevamo letto l'atlante dei mari (edizione per i bimbi sotto i cinque anni) rispolverando insieme la classificazione delle acque in mari ed oceani, non ero più sicuro che l'uso dell'astrazione "mare" fosse il modo più corretto per esprimere la profondità del sentimento. A chi rivolgersi? Allo zio professore? O alla nonna che aveva fatto la maestra? È come fare a chiederlo all'uno senza offendere l'altro? Papi ma cosa dice internet? Fui di nuovo spiazzato dalla domanda e, questa volta, superato in modernità! Beh, si...dunque...ormai in preda ad un attacco di panico come un liceale chiamato alla cattedra per l'interrogazione, digitai in Google: "acque superficiali". Mi comparve l'elenco dei risultati ma, ormai, con lo sguardo assente e mortificato nel mio slancio d'affetto, non sarei stato in grado di recuperare e restituire l'informazione. Avrei rischiato un ulteriore umiliazione. Sembrava che non ci fosse via d'uscita, che Marta avesse vinto la sua battaglia contro la mia retorica paterna, quando, ebbi una idea, un vero colpo di teatro. Mi avvicinai a Marta e l'abbracciai. Pensai, così, di essermi meritato tutta la scena e l'applauso finale. Uffa (questa volta lo disse) papi, non mi stringere!

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